L’80% dei padri non coglie gli stati emotivi dei figli autistici. E’ il risultato di una ricerca condotta dall’Istituto di Ortofonologia (IdO). Ma cosa fare per migliorare questo rapporto? Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell’età evolutiva e direttore dell’IdO, ne parla a MedicalExcellence.tv spiegando che “il problema dei padri è molto più forte e intenso di quanto si possa immaginare. Nel rapporto padre-figlio c’è una difficoltà enorme. E questo vale per tutti i bambini, non solo per quelli con disturbi dello spettro autistico”. E’ un problema di mancanza di sintonizzazione, di ascolto. “Ma la cosa positiva- sottolinea Castelbianco- è che i padri possono essere aiutati. E nel momento in cui riesco a sintonizzarsi, a entrare in relazione e a comprendere le reazioni e le manifestazioni del proprio bambino, riescono anche a stimolarlo”.